“Scuole come i lager”

Recentemente il leader della Lega Matteo Salvini ha dichiarato che “al Governo ci sono dei tarati che vogliono trasformare la scuola in lager con i banchi a rotelle, le mascherine e i plexiglass”.
A questo punto, la domanda che sorge spontanea è: carissimo Capitano, ma lei sa di cosa sta parlando?
Sa cosa sono i lager?
Sa che la gente che c’è stata rinchiusa era costretta a lavori forzati in condizioni climatiche estreme?
Sa che quando i deportati di Mauthausen sono stati liberati alcuni sono morti perché in un cioccolatino c’era un numero troppo elevato di calorie per il loro organismo?
Sa che le persone pur di stare “al caldo” accettavano di bruciare i corpi degli altri?
Sa che coloro che disobbedivano subivano torture terribili, come ad esempio essere congelati vivi?
Paragonare questo alle scuole italiane è un’enorme, incredibile mancanza di rispetto: in primo luogo per tutti quelli che sono stati realmente nei lager; poi, per tutte le persone che lavorano negli Istituti scolastici per fare in modo che i giovani abbiano un’ISTRUZIONE.
Ma alla fine immagino che sia questo che Lei teme: chi è acculturato, curioso e pensa con la sua testa si rende conto che un uomo che durante una pandemia globale fa raduni ed eventi (forse gli è sfuggita la sottile differenza tra youtuber e politico, chissà) senza indossare la mascherina né mantenere il distanziamento di un metro e sostenendo che “tanto solo gli immigrati trasmettono il virus” forse non è adatto per governare uno stato.

PS: tornando al discorso della mancata comprensione della differenza youtuber-politico, sappiate che da alcuni giorni è possibile acquistare magliette del merchandising ufficiale del leader leghista (a scopo di sostenerlo durante il processo a cui sarà sottoposto). E no, non è una barzelletta.

PPS: Ecco il link al videohttps://youtu.be/5bozVzCazKo

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