L’altra faccia di un sindaco

Ormai qualche mese fa abbiamo avuto la possibilità di parlare un po’ con colui che dopo le elezioni é diventato l’ex sindaco di Calenzano: Alessio Biagioli. Ci abbiamo messo un po’ a riscriverla é vero, ma alla fine é venuta fuori una bella intervista. Ringraziamo Alessio per la disponibilità.
Parentesi ricomincia da qui!

Se la tua vita fosse un film o un libro che titolo avrebbe?
Beh sicuramente se fosse un film sarebbe “Guerre Stellari”, invece il libro “Il piccolo Principe”

Ora che non farai più il sindaco, verrai ai nostri laboratori per scrivere il tuo primo romanzo?
Non sono venuto nemmeno come sindaco, ma se proporrete qualcosa di interessante potró venire, perché no?.

Cosa farai adesso che non sei più sindaco? Ti occuperai ancora di politica?
Sicuramente resterò nell’ambito della politica di cui mi occupavo anche prima di essere sindaco.

Cosa ti ha spinto a voler diventare sindaco, ormai 10 anni fa?
In realtà é stata una spinta che veniva da lontano, più che una spinta é stato un percorso in cui si sono aperte varie porte a volte casualmente e altre volte no.
Dopo vari incarichi avuti in ambito politico ho avuto l’occasione di diventare sindaco.

Sei soddisfatto del lavoro che hai fatto? Il progetto che ti ha reso più fiero?
Tendenzialmente non sono mai soddisfatto di me, peró devo dire che ho finito in serenità, perché il lavoro fatto é tanto.
Comunque c’é la convinzione di aver lasciato il comune in modo migliore di come lo abbiamo trovato.
Non so dire qual é una delle opere di cui vado maggiormente fiero, civica come anche l’università e altri progetti che si stanno realizzando hanno reso Calenzano migliore.

Cosa ne pensi dei ragazzi di oggi?
Penso che rispetto a quando ero ragazzo io, i giovani di oggi abbiamo molte più competenze e siamo molto intelligenti.
Credo che complessivamente sia una generazione migliore di quella che li ha preceduti.

In questo momento storico pieno di divisioni siamo costretti a prendere una decisione, da che parte ti schieri? Estathé al limone o alla pesca? Perché?
Estathé al limone, perché quello alla pesca é troppo dolce e le cose troppo dolci stuccano.

Ti vedremo ancora fare la pizza alla Vedetta?
Ah quello sicuramente, ma non solo alla Vedetta, anche ad altre feste ad esempio la Festa Sociale di Carraia che si svolge nel mese di giugno.
Magari non sempre a fare la pizza ma anche a cucinare o a dare una mano a questo grosso patrimonio che é l’operato civile che caratterizza Calenzano.

C’è un oggetto da cui non ti separi mai?
Solitamente le cose materiali tendo a perderle, perché sono un po’ distratto, l’unico oggetto che ho da 15 giorni é un braccialetto che porto al polso che mi é stato regalato da una mia cara amica.
Se mi dovessi portare qualcosa nello zaino metterei: un coltellino, un cerotto, una penna e un accendino (nonostante non fumi).

Qual é la tua paura più grande?
Se vi dovessi dire qualcosa sulla paura, direi che la mia é quella di veder regredire le conquiste civili.

Un cibo immancabile nel tuo frigo?
Il mio frigorifero é vuoto!
Non ho molto perché essendo solo spesso mangio fuori, ma due cose immancabili sono: lo yogurt e il succo di arancia ottime per la mia colazione.

Se non potessi vivere più a Calenzano dove vorresti vivere? Anche se nessun calenzanese vorrebbe mai lasciare la Ruota.
In realtà non ho mai pensato di vivere in una città diversa da quella in cui sono nato, una città che però mi affascina tantissimo é Napoli

Il tuo posto preferito a Calenzano?
Il mio posto preferito in questo momento é la Calvana, se mi aveste fatto la stessa domanda 2 anni fa avrei detto Morello.

Un eroe del Porto delle Storie è Buzz Aldrin, il secondo uomo ad aver camminato sulla luna, scendendo sul satellite disse: “Magnifica desolazione”. Tu, se arrivassi un giorno sulla Luna, cosa diresti?
La preferisco dalla terra

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